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Il Sudafrica sì, ma qual era la domanda?

Il Sudafrica è un Paese che dà delle risposte. Sì, ma quali sono le domande?

Com’è il dopo Mandela? Quanto è durato l’apartheid? C’è ancora la povertà? Ma si vede qualcosa? E la corruzione? E le strade? Ci sono ancora i ghetti dei neri? Perché è così diffusa la cucina malese ed indiana al Capo? E adesso cosa fanno i bianchi? Ma come finisce il mondo al vento del Capo di Buona Speranza? Ma quei tubi marroni sono alghe? Vedremo le balene gravide nella baia tiepida di Hermanus? Quanto pubblico c’è adesso negli stadi di design dei mondiali di calcio? Apre di più le braccia il “mandelone” di Pretoria o il Cristo Redentor di Rio? Il centro è pericoloso? Ma quanto costa la tanzanite che sta tanto bene con i jeans e la maglietta? E quello è uno zulu? Ah ecco, e i boscimani come li riconosco?

IL PAESE ARCOBALENO..ora capisco ..
IL PAESE ARCOBALENO..ora capisco ..

E finite le domande ecco le certezze: la strada dei 2 premi nobel a Soweto, l’onnipresente Mandela ed il vescovo nero Tutu, le spezie del Chakala, le pallottole sparate in chiesa nella vecchia repressione, le foto in bianco e nero delle rivolte dei ghetti, molto più nere che bianche, l’apartheid ridotto finalmente a museo con l’ingresso separato dal colore della pelle che hai, le statuette souvenir in legno che fan tanto mostra missionaria delle suore, le cooperative agricole dei bianchi boeri afrikaans con le mele come in Trentino, le arance spremute come in Marocco e le stringhe di mango essicato come solo qui.

Sperimenti che all’emisfero australe più vai a sud più fa freddo, che ad andare verso nord vai verso le savane, il secco ed i “bush” cespugliosi, che il vino non lo sanno fare solo italiani, francesi e cileni (tenete a memoria la parola “pinotage” come un mantra). Inoltre non hanno un sapore così rivoluzionario ma vuoi mettere raccontare di aver mangiato grigliate di antilopi, struzzi, gnu, zebre ed impala senza contare l’alligatore con le patate alla brace nella sera senza lampadine?

che c'è da guardare? faccio GINNASTICA
che c’è da guardare? faccio GINNASTICA

La sensibilità verso gli animali: è il primo timore in terra di caccia e bracconaggio ma subito ti placano dicendoti che il Paese è povero, le risorse vanno alle case popolari per sostituire i malefici ghetti ed il “bilancio animali” deve autosostenersi, la parte sacrificata alla caccia ben pagata dagli stranieri finanzia l’altra degli animali liberi, fieri e pazienti, censiti e fotografati da turisti instancabili di scorgere un sussurro dietro un ramo e noncuranti nel firmare liberatorie in caso di attacchi felini, cariche di elefanti stufi di sentire il gasolio delle jeep già da lontano, bufali, ippopotami con sguardi cattivi a pelo d’acqua o rinoceronti che sembrano carrarmati mimetici bisognosi di crema idratante.

ti va bene che oggi non ho appetito..
ti va bene che oggi non ho appetito..

Sembra di aver ritrovato in soffitta il libro degli animali di quando da bambino li disegnavi e ricalcavi, solo che ora sono lì, loro vicini e liberi e in 3D (4D visto che ne senti anche gli odori) mentre tu invece sei chiuso al poco riparo della jeep senza vetri né tettuccio che dissimuli indifferenza ma ti senti il primo bianco nel continente nero che scatta la prima foto alle ondulate venature “optical” della zebra, concessa per pochi secondi al preciso teleobiettivo occidentale dalla Mamma Africa.

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